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Canapa: storia e caratteristiche

La canapa è una pianta spesso valutata erroneamente, e questo è realmente un vero peccato, dato che risulta essere perfetta per tantissimi usi.

In Italia la vendita di cannabis light è legale a partire dal 2016, anno in cui è entrata  in vigore la legge 242, concernente la canapa legale ad uso non terapeutico.

L’origine della canapa è da ricercare nell’Asia Centrale e si perde nella notte dei tempi. Era usata in Cina già 8.000 anni fa per uso medico e nella produzione dei tessuti, stesso motivo per cui la prediligevano mongoli, tartari e giapponesi prima dell’avvento della seta e del cotone.

Il suo arrivo in Europa risale al 500 d.C. e la sua fama con il passare del tempo è cresciuta, tanto che viene definita, intorno all’anno 1000, la regina delle piante da fibra, grazie alla sua versatilità.

L’impiego di questa fibra così duttile in Italia non conosce fine, tanto che il belpaese era diventato il primo produttore a livello mondiale. Le coltivazioni erano sparse per l’intero territorio nazionale, con particolare sviluppo nel ferrarese e nel bolognese. Questo fino agli anni Trenta del Novecento, quando iniziano a venire introdotti materiali di origine petrolifera, come ad esempio quelli di tipo plastico e chimico: è a partire da questo periodo che inizia la sua decadenza. Se si considerano le proprietà, apprezzate da millenni, c’è un intero patrimonio di cui riappropriarsi.

Le varietà di canapa esistenti sono principalmente tre: ruderalis, indica e sativa. Qust’ultima è al momento l’unica coltivabile nel nostro paese. La sua composizione si caratterizza per:

  • Presenza di acidi grassi essenziali (Omega6 e Omega3).
  • Vitamine in buona quantità, in particolare E, A e gruppo B (B1 e B2).
  • Antiossidanti naturali, validi per prevenire allergie e infiammazioni.
  • Alto valore proteico (più del 20%) e di carboidrati, altamente nutriente.
  • Buona percentuale di fibra e minerali, ferro e fosforo su tutti.
  • Presenza di componenti come CBD (o cannabiolo) e THD (tetraidrocannabinolo).

Da questi parametri si può intuire facilmente perché la canapa è idonea in molteplici campi; nello specifico i suoi semi sono buoni per produrre tessuti, carta, materiali per l’edilizia, materie plastiche, combustibili, fitoterapia, agricolutra, cosmesi e alimenti.

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