Blog, Canapa ed innovazione

I jeans Levi’s fatti con la canapa

La marca più famosa al mondo per la produzione di jeans, la Levi’s, ha annunciato la produzione di nuovi articoli che conterranno, oltre al cotone, la canapa: ciò rimanda alle origini dei jeans che, anticamente, erano prodotti con un taschino fatto di canapa per poter reggere il peso delle pepite d’oro che i cercatori raccoglievano.

Ma, in passato, all’interno del tessuto di jeans c’era anche la canapa italiana, mentre secondo diversi studiosi il primo ad aver indossato un paio di jeans fu Garibaldi, così come viene testimoniato dai pantaloni (conservati presso il Museo del Risorgimento a Roma) che ha usato per lo sbarco dei Mille a Marsala.

Inoltre la canapa sembra aver avuto un ruolo importante, visto che l’origine del tessuto è il fustagno, che aveva la trama (cioè il filo orizzontale) di cotone, mentre l’ordito (il filo verticale) di lino o canapa e talvolta di entrambi. A Genova a partire dal ‘700 viene creato il tessuto chiamato tela di Genova, che inizialmente veniva usato per ricoprire le navi in partenza e successivamente come pantalone robusto per i portuali a cui servivano abiti resistenti ed oltreoceano diventerà il jeans, blu perché tinto con l’indaco che si lavorava in città, in Francia usavano il tessuto di Nîmes, quindi de-Nîmes diventa denim.

E nel frattempo la Levi’s, per la nuova linea Wellthread for Outerknown, ha creato dei capi che saranno composti per il 70% da cotone e per il 30% di canapa: ma non una canapa qualsiasi, bensì canapa sostenibile, ovvero coltivata con sola acqua piovana e con poco o, addirittura, del tutto assente pesticida.

Dopo la sua coltivazione e raccolto, la Levi’s ha trattato la canapa utilizzata per i suoi capi con un procedimento per renderla più morbida, in modo che i prodotti siano, oltre che ecologici, anche comodi e versatili.

 

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *