Come ormai saprete per vendere di cannabis light non si ha necessità di specifiche autorizzazioni, nemmeno negli esercizi commerciali. Ciò significa che coloro i quali vogliano vendere la marijuana legale nei negozi di sigarette elettroniche possono farlo tranquillamente.
In questo caso i negozianti devono unicamente rispettare la legge comprando un prodotto certificato. Oltre al livello di THC da rispettare (entro lo 0,5%), il prodotto acquistato deve essere certificato in conformità alla leggi italiane ed europee che prevedono la commercializzazione solo di determinate tipologie di piante di canapa, ovvero quelle appartenenti alla famiglia della Cannabis Sativa.
La prima responsabilità del rivenditore è nella necessità di scegliere solo prodotti certificati ed etichettati dal produttore come adatti alla vendita e quella di conservare le ricevute del prodotto per un anno dall’acquisto e per tutto il periodo in cui la merce permane nel negozio. Con queste precauzioni il rivenditore non può avere alcun problema a livello legale: le forze dell’ordine possono in qualsiasi momento effettuare sequestri e test su merce sospetta, ma il commerciante non verrebbe ritenuto responsabile qualora i prodotti in vendita (in possesso delle specifiche certificazioni) dovessero risultare non in linea con i livelli di THC previsti dalla legge.
Si deduce che i negozi di sigarette elettroniche possono tranquillamente rivendere cannabis light, ma agli acquirenti è importante evidenziare che la marijuana legale non può essere fumata. In ogni caso il negoziante non è responsabile dell’uso che l’acquirente ne fa.