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L’ambiente ringrazierà la canapa

I cambiamenti climatici ed i disastri ecologici che si stanno abbattendo sulla nostra Terra sono agli occhi di tutti, e sempre più personaggi famosi, anche raccogliendo rifiuti dalle spiagge e luoghi che, una volta, erano incontaminati, cercano di sensibilizzare le masse ad un maggior rispetto della natura. Ma, se vogliamo fare seriamente qualcosa per il nostro Pianeta, dobbiamo attivamente puntare sull’utilizzo della canapa, che infonde tanta fiducia negli ambientalisti.

I benefici dal punto di vista ecologico della canapa

Favorire la coltivazione di canapa potrebbe essere davvero uno degli step fondamentali per ottenere i migliori risultati in ambito di rigenerazione ambientale. Come abbiamo visto nelle ultime conferenze internazionali limitare le emissioni inquinanti non è più sufficiente a salvare il nostro pianeta, le azioni da portare avanti per rimediare ai danni fatti devono essere tante e svilupparsi su più livelli. Non si parla più di cosa non fare (inquinare, sfruttare risorse deperibili come fossero infinite, abbattere foreste…) ma anche e soprattutto di una serie di strategie attive per limitare i danni e garantire un futuro al pianeta. Nello specifico, parliamo della necessità di porre rimedio ad anni e anni di deforestazione, nonchè ripopolazione degli alberi che proprio in questi giorni stanno bruciando a migliaia nelle foreste dell’Amazzonia.

Per farlo pare che la pianta di canapa sia la migliore tra le risorse vegetali attualmente disponibili, vediamo il perché.

Per prima cosa è l’incredibile resistenza e adattabilità a renderla una pianta ideale per la rigenerazione ambientale: infatti, la canapa ha la capacità di crescere e proliferare senza dover usare fertilizzanti, insetticidi o pesticidi nè sulla pianta nè sul terreno, dato che cresce in modo molto fitto e non lascia spazio alle piante infestanti ed essendo adattabile a vari climi può essere coltivata a molte latitudini.

Inoltre, le coltivazioni di canapa hanno bisogno di molte meno attenzioni della maggior parte delle piantagioni arboree ed, allo stesso tempo, la loro presenza svolge un’azione di bonifica del terreno. Le erbe della famiglia della canapa funzionano come dei veri e propri filtri sul terreno: le piante possono assorbire molte sostanze tossiche (come ad esempio il mercurio) e rilasciare nel suolo (oltre che nell’aria) ossigeno preziosissimo. Pensate che mentre cresce questa pianticella assorbe quattro volte la quantità di anidride carbonica rispetto alla media degli alberi, inoltre cresce veloce e senza intoppi.

Purtroppo ancora in Italia, a causa della non chiara legislazione e dell’alone di pregiudizio che la circonda tale settore non è decollato velocemente per come si dovrebbe, senza dimenticare gli interessi economici e politici che bloccano la rivoluzione verde.

La speranza è che l’esempio di stati più ambientalmente virtuosi, come, ad esempio, il Canada (che sta adottando la canapa per tantissimi riadattamenti industriali green con ottimi risultati), apra la strada anche a paesi dove il meccanismo del cambiamento si muove ancora con tanta difficoltà.

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