Quando si parla di cannabis light si corre sempre il rischio di imbattersi in luoghi comuni e false credenze che vale la pena di smentire.
Ad esempio, una delle più diffuse consiste nel fatto che la marijuana legale sia in grado di dare dipendenza: possiamo dire, con dati scientifici alla mano, che questo non è assolutamente vero, dato che la dipendenza deriva dalla presenza del THC che, però, nella marijuana light è solo presente in una concentrazione minima, tale da non poter generare alcun tipo di assuefazione. Lo scopo per cui si consuma questa sostanza, invece, è quello di usufruire degli effetti benefici del CBD.
Un altro luogo comune è quello secondo cui la vendita della cannabis light è solo una trovata commerciale che, in quanto tale, prima o poi potrebbe fallire. In ogni caso, se guardiamo allo scenario europeo, possiamo vedere che a livello continentale il settore della cannabis light rappresenta un mercato legale che è fiorente e attivo da quasi due decenni.
Da sfatare anche il mito che coltivare canapa industriale sia troppo dispendioso o difficile: contrariamente a quanto si possa dire o pensare questa pianta, invece, ha delle caratteristiche che la rendono economica da trattare e semplice da accudire, con risultati garantiti anche per i neofiti.