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Le mascherine di canapa

La canapa, adesso, viene usata anche come materiale tessile per la realizzazione di mascherine per il personale sanitario che combatte il coronavirus: l’idea è di Maeko tessuti, che ha già iniziato a regalare le prime a medici e infermieri in prima linea contro l’emergenza.

“Ci spaventava l’idea che tutti quanti stessimo facendo un uso improprio dell’usa e getta e che, dopo questo evento drammatico, avremmo avuto a che fare anche con tutti i rifiuti prodotti come camici, mascherine, guanti eccetera, un disastro”, ha dichiarato Cinzia Vismara di Maeko, sottolineando che: “Un giorno tramite Facebook ho visto un paio di video di dottori della vecchia guardia che raccontavano come una volta si facessero le mascherine in tessuto che poi venivano lavate a 90 gradi per essere riutilizzate. E allora ho iniziato a parlarne”.

Da lì a realizzare i primi prototipi il passo è stato breve. “Abbiamo deciso di usare la canapa che avevamo in magazzino, ma, non avendo elastici ed essendo chiuse le mercerie, ci siamo dovuti ingegnare. Così ho contattato una mia cugina, che lavora come medico in ospedale a Cagliari, il cui papà per anni ha avuto un laboratorio di vele per la nautica. Ho spedito il tessuto ed è partita la lavorazione delle prime mascherine, che poi mia cugina ha portato in ospedale. La nostra idea iniziale era quella di venderle, ma dopo aver scoperto che a Cagliari, negli ospedali, non c’erano nemmeno quelle di carta, abbiamo deciso di regalarle e abbiamo mandato altro tessuto”.

Una lodevole iniziativa ovviamente questa, che ci fa anche riflettere sul come, ancora una volta, la canapa sia amica dell’uomo.

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