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L’ONU contro la pubblicità sulla canapa

Un numero sempre maggiore di nazioni, in tutto il mondo, sta cercando il modo di poter legalizzare la canapa una volta per tutte. Come ben sappiamo, inoltre, sempre più aziende di cannabis importano ed esportano cannabis medica in tutto il mondo. Praticamente la scalata dell’industria  legale sarà presumibilmente accompagnata da un aumento della pubblicità in merito, visto che la pubblicità è l’anima del commercio anche per la marijuana.

Però, purtroppo, lo scorso giugno le Nazioni Unite hanno chiesto un divieto globale della pubblicità dell’industria della cannabis, in linea con quanto già accade per i vari divieti pubblicitari del tabacco. “Un divieto completo di pubblicità, promozione e sponsorizzazione della cannabis assicurerebbe che gli interessi della salute pubblica prevalgano sugli interessi commerciali”, hanno dichiarato le Nazioni Unite tramite il loro World Drug Report annuale, pubblicato ogni anno dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine. “Un tale divieto dovrebbe applicarsi in tutte le giurisdizioni”, prosegue il rapporto. Parte della “giustificazione” per un tale divieto è che la potenza della cannabis monitorata è aumentata negli ultimi decenni e le Nazioni Unite sembrano temere l’aumento della potenza che porta a maggiori problemi tra i giovani.

Comunque, questo appello delle Nazioni Unite non è vincolante, è solo una raccomandazione. I Paesi membri delle Nazioni Unite dovrebbero assumersi la responsabilità di implementarli e farli rispettare. Un divieto alla pubblicità del tabacco ha senso dato che i prodotti del tabacco sono responsabili di oltre 8 milioni di decessi ogni anno secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. L’industria del tabacco si è impegnata in pratiche pubblicitarie ingannevoli nel corso degli anni e vietare la pubblicità dei prodotti del tabacco è logico. La pubblicità sull’alcol, invece, può essere trovata in tutto il mondo; e questo nonostante l’alcol sia notevolmente più dannoso della cannabis. Secondo uno studio peer-reviewed la cannabis è 114 volte più sicura dell’alcol. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 1 decesso su 20 nel mondo è dovuto al consumo di alcol, compresi quelli causati da incidenti, suicidi e omicidi. Lo stesso non si può dire della marijuana. Nessuno è morto per ingestione/inalazione di cannabinoidi nella storia umana e l’industria emergente della canapa non ha avuto precedenti di pubblicità ingannevole rispetto all’industria del tabacco.

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