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Scaldate le mani per coltivare la cannabis light!

La cannabis light è una pianta molto semplice da coltivare: infatti con il giusto apporto di acqua, luce e un terriccio prolifico cresce davvero bene, anche senza ulteriori interventi umani.

Però, qualora si sia deciso di farne una coltivazione è bene prendere qualche accorgimento, affinché le nostre piante crescano sane e sfruttino appieno la luce e il calore estivo: infatti, bisogna piantare quando si è sicuri che il germoglio non soffra il freddo e allo stesso tempo avere abbastanza tempo per evitare che al termine dell’estate la pianta non sia cresciuta a sufficienza.

Se il vostro obiettivo è quello di ottenere una cannabis stracolma di cime dovrete essere sicuri di disporre di molte ore di luce diretta del sole, il periodo di semina e la location da voi scelta deve garantire più di 6 ore di luce solare diretta al giorno.

Un altro accorgimento per garantire alle piante una crescita ottimale è far germinare i semi in casa per evitare che i germogli ancora delicati vengano spazzati via da una pioggia potente o soffrano a causa di uno sbalzo di temperatura. L’ideale è trasferirli outdoor quando hanno raggiunto almeno i 15 cm di altezza e sono abbastanza forti per affrontare anche un tempo più instabile: ovviamente potete anche decidere di acquistare le talee e metterle a dimora, per avere un successo assicurato.

Oltre alle ore di luce solare bisogna anche considerare le temperature e l’esposizione ad altri eventi atmosferici quando si decide di piantare i propri semi. Le piante di cannabis non amano infatti gli eccessi sia di freddo che di caldo e non dovrebbero essere mai coltivate al di sotto dei 12°C perché le basse temperature possono creare uno stress tale alla pianta che può portarle alla morte. Il problema però può essere anche un caldo estremo quando la pianta è ancora in crescita e temperature superiori ai 30°C possono causare danni permanenti.

Nell’Italia centrale e del nord, come in altre zone temperate dell’Europa, l’ideale è programmare la germinazione entro fine aprile quando la temperatura inizia ad essere mite, non sono più previste gelate e il sole splende per almeno 12 ore al giorno: in tal modo potrete essere sicuri di poter sfruttare tutto il periodo estivo per far crescere le infiorescenze alla luce solare. Poi a settembre, quando le giornate inizieranno ad accorciarsi, le piante saranno già completamente fiorite, non rischierete di avere un raccolto debole e a rischio muffe.

Se invece il vostro terreno di coltura si trova in Italia del sud, dove il clima è solitamente molto più caldo, potrete anticipare di alcune settimane la germinazione e se il meteo è promettente potrete piantare i vostri semi subito ad inizio aprile.

Molti contadini sono convinti che sulla crescita di una pianta influiscano non solo l’esposizione solare, l’umidità e le temperature ma anche altri fenomeni naturali come, ad esempio, le fasi lunari: infatti, ci sono agricoltori che consigliano di piantare quattro giorni prima di una settimana di luna piena per potersi assicurare una germinazione migliore e una pianta dalla crescita più vigorosa e produttiva.

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