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Ufficializzate le proprietà terapeutiche della cannabis

L’Organismo Mondiale della Sanità ha finalmente riconosciuto ufficialmente le proprietà mediche e terapeutiche della cannabis.

Dopo Giugno dello scorso anno, quando l’OMS si era già pronunciato in favore di una maggiore apertura nei confronti della canapa legale e, nello specifico, del più recentemente scoperto CBD, eliminandolo dalle sostanze stupefacenti, il passo compiuto a febbraio scorso risulta essere storico.

La comunicazione dell’OMS è stata data in occasione della definizione delle nuove linee guida sulla cannabis definite dal World Health Organization Expert Committee on Drug Dependence’s (il comitato di esperti sulle dipendenze dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) per la United Nations Commission on Narcotic Drugs (la commissione sulle droghe e i narcotici della Nazioni Unite).

L’OMS, unico organismo autorizzato a farlo, a seguito di studi e prove disponibili, raccomanda ai governi e agli organismi internazionali di eliminare la cannabis ed i suoi derivati dall’elenco IV della Convenzione unica sugli stupefacenti: infatti nel 1961 queste sostanze erano state inserite nella tabella che contiene gli stupefacenti considerati particolarmente pericolosi e senza nessuna rilevanza terapeutica.

Tali raccomandazioni scientifiche sostengono il valore terapeutico e le riconosciute applicazioni mediche dei cannabinoidi. Il buon esito delle prove raccolte reintegra nella farmacopea la canapa legale ed i cannabinoidi.

L’OMS propone anche che il CBD e i suoi derivati contenenti meno dello 0.2% di THC non siano più sotto controllo internazionale. Questa iniziativa era già stata concordata ma, con questi nuovi dati ufficiali, il concetto è stato ribadito.

Queste raccomandazioni, se adottate, rappresenterebbero un riconoscimento formale del fatto che gli organismi di governo del mondo si siano effettivamente sbagliati sui danni della canapa per decenni. La nuova posizione dell’OMS arriva in un momento in cui un numero crescente di paesi si sta muovendo per riformare le proprie politiche sulla cannabis.

Alla luce di questo, ci chiediamo come ancora si possa creare troppo allarmismo riguardo la cannabis light (clicca qui per acquistarla), un settore che, invece, dati i suoi enormi benefici e l’assenza di capacità psicotrope, dovrebbe avere solo un’evidente crescita: infatti, la decisione dell’OMS rappresenta una vittoria dell’evidenza scientifica sulla politica scellerata registrata in tutto il mondo da oltre mezzo secolo. Una revisione radicale delle tabelle internazionali sarebbe un passo nella direzione di politiche di buon senso che tengano in considerazione il progresso medico-scientifico e che, finalmente, darebbero ampio respiro, quale conseguenza, anche al mercato della canapa legale.

 

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