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Gli effetti benefici del CBD sulla memoria

Sicuramente avrete già sentito spesso parlare degli effetti negativi del THC sulla memoria a breve termine: è risaputo, infatti, che questa molecola faccia male, soprattutto se assunta a dosi elevate, alle cellule cerebrali; qui, invece, esporremo le ragioni per cui il CBD ha effetti positivi sulla memoria, sia a breve che a lungo termine.

Ciò può essere esposto a seguito di un articolo pubblicato sul British Journal of Psychiatry riguardo uno studio in cui sono stati esaminati due gruppi di consumatori di canapa, uno che la ha assunta con alto contenuto di THC e l’altro con alto contenuto di CBD: durante tale studio è stato messo in correlazione il recettore CB1, che sembrerebbe interfacciarsi con le aree cerebrali strettamente connesse alla memoria (soprattutto a breve termine).

Il recettore CB1, appunto, sembra sia il responsabile degli effetti negativi del THC sulla memoria e, allo stesso tempo, il giusto mezzo per l’effetto positivo del CBD, anche per attutire gli effetti nefasti del THC.

Gli studi sui benefici riguardo la memoria del CBD sono ancora agli albori, ma eseguendo le dovute ricerche si scopre che il cannabidiolo è anche un protettore per le cellule del cervello: infatti, una pubblicazione mostra come il CBD favorisce la crescita e ricrescita dei neuroni, e ciò è supportato da un ulteriore studio dove si è verificato che il cannabidiolo abbia contribuito a prevenire lo sviluppo del deficit della memoria sociale cognitiva in soggetti con Alzheimer.

In buona sostanza, il CBD sembrerebbe avere la capacità di ridurre le cellule cerebrali danneggiate e, contestualmente, ne stimola la crescita di nuove: tale azione si ha sul recettore CB2 che, agendo quale antinfiammatorio sulle parti danneggiate, favorirebbe la ricostruzione delle stesse.

Ad oggi non esistono, comunque, studi che certifichino l’effetto potenziante del CBD sulla memoria sui cervelli perfettamente in salute, anche se abbiamo potuto decisamente notare che la canapa legale, spesso demonizzata, ha invece effetti davvero strabilianti sul nostro cervello.

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