Dei ricercatori australiani hanno confrontato gli estratti di canapa rispetto al placebo in un campione di 72 pazienti con nausea e vomito indotti dalla chemioterapia. L’uso aggiuntivo di estratti di cannabis ha dato a una riduzione della nausea e del vomito ed, inoltre, anche miglioramenti della qualità generale della vita dei soggetti. Sebbene la maggior parte dei pazienti abbia riportato effetti collaterali, questi effetti sono stati in gran parte limitati a eventi non gravi come sedazione e vertigini.
In poche righe “L’estratto di cannabis THC:CBD orale era attivo e tollerabile nella prevenzione della CINV, se combinato con la profilassi antiemetica coerente con le linee guida per un gruppo di persone con CINV refrattario. Sono comunque necessarie ulteriori ricerche per determinare il significato e la durata dei miglioramenti osservati in specifiche dimensioni AQOL-8D [qualità della vita].”
Gli estratti di marijuana contenenti proporzioni uguali di THC e CBD sono già disponibili in molti Paesi su prescrizione medica con il marchio Sativex. La sostanza non è legalmente disponibile negli Stati Uniti. Contrariamente, il THC sintetico orale, commercializzato con il marchio Marinol, è approvato dalla FDA negli Stati Uniti per il trattamento della nausea e del vomito associati alla chemioterapia.