Sono nate numerose start-up che hanno deciso di credere e di investire nel settore della canapa industriale sfruttando le sue tante potenzialità: dagli impieghi industriali, come quelli del settore tessile e alimentare, fino agli impieghi medici e terapeutici. Tra loro la tedesca Becanex, la francese Rainbow, l’inglese Alphagreen e l’italiana Cannaben.
Ad esempio, lo scorso giugno la start-up tedesca Becanex ha ricevuto un altro importante finanziamento per il proprio progetto, il secondo in due mesi dopo quello arrivato dal Bundesministerium für Wirtschaft und Energie, il Ministero della Repubblica Federale Tedesca per l’economia e l’energia. A supporto della start-up è stata questa volta Investitionsbank Berlin. Il denaro sarà usato per approfondire la ricerca e lo sviluppo dedicato alla one-step extraction technology brevettata dall’azienda.
Non solo investimenti diretti nelle start-up, ma anche sinergia tra realtà che credono nella canapa e le regioni.
È il caso di Cannaben, start-up innovativa italiana nata nel 2020 che lavora allo sviluppo di un GLocal network tra i diversi attori lungo le tappe produttive delle filiere circolari e sostenibili, che ha contribuito alla proposta di legge sulla valorizzazione della canapa a uso agroindustriale. La legge regionale del Piemonte, che prevede incentivi per la filiera per circa 250 mila euro in 3 anni, è stata approvata dalla III Commissione in consiglio regionale e ora il provvedimento passerà all’esame della I Commissione (Bilancio) e del Comitato per la qualità della formazione.
“La canapa, come ben sappiamo, ha una gamma di utilizzo impressionante, spazia dall’agroalimentare alla bioedilizia; si aggiunga poi che l’ambiente ne beneficia data la natura stessa di questa pianta. Considerando tutte queste sue caratteristiche appare del tutto evidente quanto illogico sarebbe non inserirla tra le risorse importanti del futuro economico di questa regione e non solo.”