Solitamente delle alterazioni del controllo inibitorio e delle sue reti cerebrali sottostanti sono associate ad un abuso di sostanze. Tale ipotesi rimane in gran parte non testata e altri fattori (ad esempio il rischio familiare) possono confondere gli effetti dell’esposizione. Abbiamo testato geneticamente un campione di gemelli di 24 anni e un progetto di controllo co-gemello quasi sperimentale per separare gli effetti dell’esposizione all’alcol o alla cannabis durante l’età adulta emergente dal rischio familiare sullo spessore corticale della rete di controllo/salienza.
Su un campione basato sulla popolazione di 436 gemelli di 24 anni sono state monitorate le misure dimensionali dell’uso di alcol e cannabis (come, ad esempio, frequenza, densità, quantità, intossicazioni) nell’età adulta. Lo spessore corticale delle aree della rete di controllo/rilievo è stato valutato utilizzando la risonanza magnetica e definito da un atlante corticale a grana fine.
Con una maggiore quantità di alcol, ma non di marijuana, l’abuso è stato associato a uno spessore ridotto della corteccia prefrontale e frontale mediale, nonché del lobo temporale, del solco intraparietale, dell’insula, dell’opercolo parietale, del precuneo e aree mediali parietali. Gli effetti erano prevalentemente (pre)frontali e lateralizzati a destra. Le analisi di controllo dei co-gemelli hanno suggerito che gli effetti probabilmente riflettono sia la predisposizione familiare all’abuso di alcol e, in particolare per l’opercolo laterale prefrontale, frontale/parietale mediale e frontale destro, un effetto di esposizione all’alcol.
Nuove prove che le riduzioni correlate all’alcol nello spessore corticale delle reti cerebrali di controllo probabilmente rappresentano gli effetti dell’esposizione all’alcol e le caratteristiche premorbose della predisposizione genetica all’abuso di alcol. I doppi effetti di queste due influenze causali legate all’alcol hanno implicazioni importanti e complementari per quanto riguarda la salute pubblica e gli sforzi di prevenzione per frenare il bere dei giovani.