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Raccolta ed essiccazione della cannabis light

La fase di essiccazione della cannabis legale richiede la massima attenzione, dal momento che il fiore di questa pianta tende a deteriorarsi con grande facilità sin dai minuti immediatamente successivi al momento della raccolta. Proprio per questo motivo, l’ambiente di pulizia e di essiccazione deve garantire la conformità a parametri ambientali ben precisi. In caso contrario, un raccolto anche ottimo rischia di venire messo a repentaglio nel giro di poco tempo. Ecco spiegata la ragione per la quale occorre essere bravi nel trovare il momento migliore per la raccolta, ma anche i livelli di umidità e temperatura ideali per essiccare la cannabis light in modo che il gusto e l’aroma rimangano intatti.

Prima di scoprire come essiccare cannabis, però, è il caso di mettere in evidenza l’utilità della presenza di un climatizzatore – o anche più di uno – all’interno dell’ambiente di essiccazione. Inoltre, se per la cannabis raccolto è cospicuo e si ha a che fare con un numero elevato di piante, è necessario ricorrere a un trimmer defogliante che aiuti a rendere le operazioni più rapide.

Per capire se è arrivato il momento della raccolta della marijuana, si può fare riferimento a diversi aspetti: per esempio spesso ci si basa sulla colorazione dei pistilli, che da bianchi iniziano a diventare viola, rossi, arancioni, e così via. La pianta si può considerare pronta per la raccolta nel momento in cui circa i quattro quinti dei pistilli avranno cambiato il proprio colore. Tuttavia, gli addetti ai lavori evidenziano che tale indicatore non sempre è preciso, e conviene valutare altri segnali: per esempio, il colore delle piccole gocce di resina che si formano sui tricomi. Per notarlo ci sarà bisogno di un microscopio, anche non costoso. Così, nel momento in cui le gocce di resina non hanno più un colore bianco translucido ma stanno assumendo una tonalità ambrata, ecco che quello è il momento ideale per la raccolta.

Se le gocce di resina hanno una colorazione ambrata, in un primo momento l’effetto risulterà meno intenso, ma poi questo durerà più a lungo. Al contrario, quando le gocce mantengono una colorazione più translucente l’effetto è più immediato e dura di meno. Una volta individuato il momento giusto per la raccolta, si può iniziare tagliando la pianta in sezioni diverse aiutandosi con un paio di forbici da giardinaggio. In questo modo si riduce il volume e, al tempo stesso, si diminuisce lo spazio impiegato. Il consiglio è di lasciare due o tre internodi per agevolare il fissaggio. Per quel che riguarda la pulizia della pianta, invece, non esiste una sola scuola di pensiero: c’è chi taglia le foglie più grandi, cioè le sun leaves, ma non tocca quelle più piccole, in modo che queste restino a proteggere il fiore al momento dell’essiccazione; altri, invece, tolgono tutte le foglie, sia piccole che grandi.

Le operazioni di pulizia variano anche in base alla quantità di piante con cui si ha a che fare. Sul mercato si possono trovare parecchi modelli di forbici ideali proprio per la manicure della canapa legale. Tuttavia nel momento in cui il volume verde inizia a crescere, è consigliabile dotarsi di specifici trimmer defoglianti per non correre il rischio di mettere a repentaglio il raccolto.

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